';

Calamità naturali: in che modo è possibile controllare gli imprevisti?  

L’Italia si trova ad affrontare tanti disastri naturali che spesso si rivelano molto gravi. Tali cause di forza maggiore provocano numerose perdite, stravolgendo la vita di molte persone. In queste spiacevoli circostanze, anche chi si trova nelle vesti dello “spettatore”, viene colpito da una serie di emozioni legate dal senso di solidarietà e di vicinanza per tutti coloro che hanno perso famiglia, amici, casa, terreni e spesso si ritrova a fare i conti con la paura.

Terremoti, smottamenti e alluvioni sono gli eventi principali che hanno causato e continuano a provocare danni, sia personali che economici, dettati purtroppo dall’imprevedibilità e dal non controllo umano.

Indice

L’alluvione a Ravenna e Provincia

Pochi giorni fa l’Italia, più precisamente la regione dell’Emilia Romagna, è stata colpita da una catastrofe naturale. Si è trattato di una devastante alluvione che ha causato la morte di 14 persone, circa 36000 cittadini sfollati con un danno economico superiore ai 6 miliardi di euro.

Le varie statistiche hanno evidenziato come solo poco più del 5% degli immobili dei cittadini colpiti sia coperto dai rischi elencati precedentemente. Tra le provincie interessate la situazione assicurativa è decisamente migliore nel bolognese, dove risulta assicurato oltre l’8% delle abitazioni mentre a Forlì-Cesena e Ravenna, secondo l’Associazione Nazionale Imprese Assicurative (Ania) scende sotto il 2%.

Pensiamo ai numerosi sacrifici che un cittadino deve affrontare per comprare una casa, per lui o per la sua famiglia. Tutte le rinunce economiche, l’apertura di un mutuo e innumerevoli altre variabili. È dura vedere improvvisamente tutto buttato giù, senza la possibilità di recuperare ciò che ha costruito per anni. 

Perché gli italiani non assicurano la casa contro le calamità naturali?

Perché si verifica tutto questo? Perché in Italia assicurare un immobile viene valutato sotto un punto di vista negativo? Perché viene visto con un elemento superficiale e non di primaria importanza? Una delle questioni chiave che frena gli italiani è la cultura, sia dal lato del cliente che da quello dell’intermediario e secondariamente dal lato dell’assunzione di rischi. Ciò è aggravato dal cambiamento climatico in corso, esacerbato dall’intensità e dalla frequenza degli incidenti, che inevitabilmente si riflette nel costo pagato dall’assicurato.

L’approccio alla gestione di tali danni, che in genere viene riconosciuto come presa in carico dal Paese, aumenta la fiducia che sia proprio lo Stato il garante di ultima istanza disposto ad assumersi la responsabilità della ricostruzione.

Le agevolazioni per chi si tutela dalle calamità naturali

Queste idee comuni sottolineano la necessità di intraprendere ulteriori misure proattive per limitare l’impatto di qualsiasi potenziale disastro sul territorio in riferimento.

Circa una decina di anni fa, l’Ania ha chiesto di colmare il grande divario tra domanda e offerta di polizze cercando di proporre soluzioni assicurative anche per alluvioni o terremoti.

Inoltre, dal 2018 chi acquista un’assicurazione sulla casa che copre le calamità naturali può detrarre il 19% del premio pagato come IRPEF. Di fatto è uno sconto sul costo della polizza che viene riconosciuto dallo Stato.

Calamità naturali: come funziona l’assicurazione casa?

I costi dell’assicurazione casa contro le calamità naturali possono variare anche nel raggio di pochi kilometri. I dati raccolti dall’Ania in merito dimostrano che, escluse le imposte, il prezzo medio dell’estensione dell’assicurazione incendio fino alle calamità naturali è di circa 127 euro per abitazione (147 euro per polizza, dato che può ricoprire più immobili).

Noi di Generali Italia proponiamo la polizza “Immagina adesso Casa”, l’assicurazione casa per proteggerla sempre, di proprietà o in affitto e in solidità, per i danni causati:

  • da un incendio,
  • da un fenomeno elettrico,
  • da acqua.
  • da un terremoto,
  • da un’alluvione.

Sono comprese le spese collegate al danno come quelle per un alloggio temporaneo, per il ricollocamento del contenuto e per la riprogettazione.

Giovanni Leonardi